Microrganismi Effettivi: chi li ha scoperti e come?

“In Natura, il ruolo dell’infinitamente piccolo è infinitamente grande”

Louis Pasteur

Continuiamo con questa citazione il nostro viaggio alla scoperta dei microrganismi effettivi, così infinitamente piccoli ma con proprietà e funzioni infinitamente grandi.

La differenza sostanziale tra semplici microrganismi e i Microrganismi Effettivi EM® sta nel fatto che questi ultimi sono costituiti da una miscela simbiotica (abbiamo già introdotto questo concetto nel precedente articolo) di più microrganismi, non modificati geneticamente, e nello specifico:

  • batteri della fotosintesi
  • lieviti
  • batteri dell’acido lattico

È stato il prof. Teruo Higa, docente della Facoltà di Agraria in Giappone, ad individuare per primo questa formula di organismi esistenti in natura, quindi non modificati, del tutto naturali, incentivato dalla necessità di trovare una valida alternativa ai composti chimici come fertilizzanti e pesticidi da utilizzare in agricoltura.

Anche di questo, cioè dell’importanza della presenza di microrganismi per l’equilibrio dell’ecosistema, ne abbiamo già parlato nel capitolo precedente, e questo meccanismo era già noto prima che il prof. Higa facesse la sua scoperta, ma sta proprio nella miscela, nella formula di microrganismi coinvolti, la novità introdotta da Higa, che ha reso possibile risolvere problemi rimasti in sospeso in ambito agricolo, che le procedure e le scoperte precedenti non erano in grado di fornire soluzioni conclusive.

Lo stesso Higa si serviva inizialmente di prodotti artificiali per le sue attività agricole ed è stato proprio a causa di questo uso smodato che ha ritenuto necessario sperimentare altri sistemi di produzione di fertilizzanti e pesticidi, notando un peggioramento nel suo stato di salute attribuibile allo stile di vita condotto fino a quel punto.

Negli anni settanta, in occasione di un progetto a cui si dedicava per la coltivazione nelle aree più aride del Medio-Oriente, iniziò a maturare l’interesse verso metodi più naturali e soprattutto a verificare come anche la stessa chimica non fosse in grado di risolvere problemi di malattie delle piante infettate da virus resistenti.

Di fronte a coltivazioni macere incapaci di rigenerarsi decise di sradicare le piante malate e di gettarle nei fossati di scolo che raccoglievano le acque di scarico delle cucine.

Fu quello che successe da lì a poco che lo fece invertire di rotta e mise in discussione tutte le sue convinzioni.

Le piantine malate ed abbandonate si ripresero ed iniziarono a germogliare e dare frutti.

Da qui partì la sua ricerca, dapprima rivolta a singoli ceppi di microrganismi, con risultati buoni, ma non così interessanti da scrivere un nuovo capitolo nella storia del’agricoltura e della microbiologia.

Come spesso accade il caso aiuta anche le menti più argute e fu proprio il caso che gli permise di notare un particolare nell’erba del giardino del suo laboratorio.

Al termine delle sue sperimentazioni era solito conservare i microrganismi utilizzati e man mano che procedeva con nuovi ceppi e non trovava la soluzione desiderata piuttosto che disfarsi degli organismi utilizzati, li conservava in un contenitore comune. Quando si liberò del contenuto svuotando tutto in giardino, fece inconsapevole, il gesto che lo aiutò a capire quale fosse l’anello mancante alle sue sperimentazioni.

L’erba del suo giardino, invasa da quella “miscela” di microrganismi risultò dopo qualche giorno molto più rigogliosa rispetto all’altra non toccata.

Malgrado la scienza insegnasse che la combinazione di più microrganismi non poteva produrre risultati positivi a causa dell’incapacità di convivere tra i vari ceppi, lui riuscì a dimostrare il contrario. La SUA MISCELA, ottenuta casualmente, era in grado non solo di convivere ma anche di dare frutto, beneficio, di generare un EFFETTO POSITIVO.

Da qui nacque il nome di MICRORGANISMI EFFETTIVI, ottenuti dalla “miscela” del prof. Higa, e con essi si sviluppò la cosiddetta TECNOLOGIA EM®, ovvero l’insieme di tutte le applicazioni possibili con i Microrganismi Effettivi EM®.

Pur avendo un primo riscontro in agricoltura, infatti, dove l’impiego dei MICRORGANISMI EFFETTIVI® ha portato al miglioramento del suolo, della produzione, e alla soluzione di problemi ecologici, la Tecnologia EM® si è estesa in svariati campi di applicazione, riconosciuta in più di 150 paesi in tutto il mondo.

In casa, per le pulizie, per il benessere fisico, per la cura degli animali, per il trattamento delle acque ed il risanamento dell’ambiente ha dimostrato di potersi sostituire completamente ai sistemi tradizionali e garantire risultati anche migliori.

Una tecnologia efficace, economica e semplice da utilizzare.

Sembra quindi scontato che possa avere una diffusione di massa a vantaggio dalla collettività, eppure è ancora molto difficile convincere della sua efficacia e ancor prima farla conoscere alla gente poiché la cultura del “tutto e subito” prevale in ogni ambito.

Peccato che spesso il rovescio della medaglia del “tutto e subito” venga celato accuratamente, mentre l’autenticità dei Microrganismi Effettivi sta proprio nella loro capacità di essere efficaci e non avere effetti collaterali.


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Conoscevi la storia dei Microrganismi Effettivi EM?

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